Le strutture turistiche hanno bisogno delle Digital PR?
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Sara Caminati per Millionaire
ottobre 1, 2009

Negli ultimi mesi ho avuto modo di creare e seguire diverse tipologie di eventi creati su Facebook: presentazioni di libri, corsi di formazione ed occasioni di incontro che spaziano dal lavoro ad attività di puro divertimento.

Per ottenere un buon riscontro, in termini di numeri, occorre seguire questi passi:

  • creazione dell’evento su Facebook
  • invito degli amici (con possibilità per ognuno di invitare anche i propri contatti, ampliando così il nostro bacino di utenza)
  • remind (inviando un messaggio a tutti gli invitati)

Si ottiene così un elevato numero di invitati e, nel 90% dei casi, anche di persone che “parteciperanno”/”forse parteciperanno”. A questo punto ci si sente al sicuro e si esclama a gran voce “più di tot persone hanno aderito e saranno presenti!“. Assolutamente no! Di tutte le persone che hanno detto di si o sono ancora in forse, parteciperà realmente al vostro evento solo una minima parte (se siete fortunati) .

Delle diverse spiegazioni che ho trovato a questo fenomeno, ne voglio sottolineare alcune:

  • le persone non attribuiscono un reale valore a quello che accade nel social network più popolare e ricco di contenuti del momento
  • gli utenti cliccano senza neppure visitare la pagina dell’evento un “si”, “no”, “forse”, probabilmente perchè troppe richieste stanno portando ad una mancanza di interesse nei confronti dei contenuti proposti
  • molti non leggono tutto quello che riguarda pagine, gruppi ed eventi ma si limitano ad accettare amicizie e rispondere ai messaggi diretti.

Per garantire una migliore redemption ho trovato queste soluzioni:

  • procedere con un recall diretto
  • non invitare tutti e sempre, ma suddividere i nostri contenuti per target